Villeurop » Dichiarazioni clienti http://www.villeurop.it La tua biocasa Tue, 23 Jul 2013 09:51:15 +0000 en hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 BIELLA http://www.villeurop.it/2010/08/1162/ http://www.villeurop.it/2010/08/1162/#comments Wed, 25 Aug 2010 07:49:58 +0000 villeurop http://glo.celta.it/villeurop/?p=1162 “Se la comprassi adesso non metterei più il riscaldamento!”

La signora vive da 4 anni in una nostra casa realizzata con la parete esterna  di spessore 24,5 cm e la temperatura esterna, in quel momento, raggiungeva i 6 gradi sotto zero.

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ALESSANDRIA http://www.villeurop.it/2010/08/alessandria/ http://www.villeurop.it/2010/08/alessandria/#comments Wed, 25 Aug 2010 07:43:57 +0000 villeurop http://glo.celta.it/villeurop/?p=1156 “Tanti sinceri auguri a tutti da chi sta molto molto bene nella casona nuova”

Lo scrivere che “si sta molto, molto bene nella casona nuova” è  perchè il nostro Cliente è proprio contento !  Noi saremmo già stati molto felici se ci avesse scritto anche solo ”Buon Natale”  ! Questi elogi ci hanno riempito di orgoglio e ci stimolano a continuare la nostra attività con maggior impegno e devozione.

 

 

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ALBA http://www.villeurop.it/2010/08/alba-3/ http://www.villeurop.it/2010/08/alba-3/#comments Wed, 25 Aug 2010 07:40:35 +0000 villeurop http://glo.celta.it/villeurop/?p=1151 Volendo costruire, come propria residenza, una villa in posizione panoramica sulle colline delle Langhe, una signora piemontese appassionata di Feng Shui ha deciso di rivolgersi a noi.  Intervistata dalla nota rivista di settore “Case e Ville prefabbricate” (n°107 del 07/09/05) rappresenta la nostra cliente ha risposto come segue.

 

“Una scelta difficile
Anni prima, in una fiera di prodotti biologici e di tecnologie eco-compatibili, era entrata in una casa con struttura in legno costruita con i criteri della bioarchitettura. La sensazione che aveva avuto era stata molto diversa da quella che si prova in una casa in muratura.Si era prima rivolta ad un’azienda che diceva di applicare i canoni della bioedilizia, ma ha scoperto che lo faceva in maniera parziale. Stava per chiamare chi l’avrebbe costruita in modo tradizionale, quando suo marito le ha portato un ritaglio di giornale dove si pubblicizzava la Villeurop specificandone la tecnologia rigorosamente “bio”. Dopo aver valutato ogni dettaglio e con un certo coraggio (visto che nella zona non era mai stato fatto niente del genere) decise per questa tecnica innovativa. Ha dovuto lottare contro un muro di diffidenza, a cominciare dalla famiglia, ma i fatti le hanno dato ragione e proprio chi era più restio adesso è più entusiasta.“Quando siamo entrati e abbiamo cominciato a viverci la prima sensazione è stata una cosa straordinaria: c’era un benessere completamente diverso, qui si respirava un’altra aria. Le persone più sensibili che sono venute a trovarci lo percepivano subito, le altre dicevano di sentirsi in una casa molto asciutta, che in un luogo umido come questo fa molto piacere”.

  

Il consulente di bio-architettura
Per essere più sicura della sua scelta la signora ha interpellato un suo consulente, Massimo Sanino, un “naturopata” che aveva studiato a fondo la nuova disciplina.Visto il capitolato, il consulente si è detto soddisfatto sia della tecnologia sia dei materiali usati: ha solo consigliato di ventilare meglio l’intercapedine tra il tetto e il sottotetto, una modifica che è stata fatta senza problemi.“Adesso la casa respira veramente” ci ha assicurato la padrona di casa. Il progetto generale della villa era già stato fatto e approvato dalle autorità competenti; la cliente lì ha quindi passato alla ditta competente Villeurop che l’ha adattato alla propria tecnologia.Anche le finiture, come ad esempio gli infissi, le ha scelte la signora, al di là di quelle proposte dall’azienda per rendere la casa più vicina al suo gusto. In questa azienda la struttura lamellare è abbinata a materiali naturali fortemente isolanti (lana minerale e non lana di vetro) con all’esterno pannelli in gesso fibroso: è come un panino imbottito spesso trenta centimetri. E’ così che la Villeurop ottiene, con materiali bio-compatibili, quel perfetto isolamento sia termico che acustico che era alla base della scelta finale della cliente.

  

C’è attenzione per il Feng Shui
Io amo tutto quello che mi può far star bene, per questo ho scelto la bioedilizia. Per la tinteggiatura ho preferito impiegare solo elementi naturali, anche se mi hanno limitato nella scelta dei colori. Inoltre ho cercato, nei limiti del possibile, di tenere presenti molti principi del Feng Shui ma non è facile, perché spesso cozzano contro le nostre abitudini. Per esempio, il Feng Shui, dice che meno mobili ci sono meglio è. Come si fa? A me piaccio gli interni molto arredati! In camera da letto, dove siamo più indifesi, ho cercato di proteggermi dalle onde elettromagnetiche ponendo il letto sopra una pedana di legno dentro una piccola alcova facendomi aiutare da un piccolo rilevatore: se qualcosa non va si accende una lucina rossa. Per me la camera dove dormo dev’essere un guscio protettivo, per questo l’ho fatta più piccola del mio bagno e sono stata attenta a non farci passare sotto i cavi e le tubature dell’acqua; ho prestato attenzione anche a quella regola che dice: niente specchi vicino al letto, io ne ho messo uno solo, trovato in Marocco, nascosto da una sua copertura.

  

Uno strano impianto di riscaldamento
Per la bioarchitettura come per il Feng Shui il riscaldamento è un problema delicato: occorre stare attenti a come lo si produce, come lo si distribuisce, a quanta energia si consuma e di quale tipo. Chi non vuole vere in casa tubi dove scorrono aria o acqua, deve rinunciare ai caloriferi, ai pannelli sotto al pavimento e ai bocchettoni. Per questa sua villa la signora ha scelto un sistema del tutto inusuale: in ogni stanza vi è una lastra di pietra ollare (scaldata da un bruciatore a gas metano nascosto dentro al muro perimetrale) che irradia calore come se fosse una stufa (e il caldo proveniente dalla pietra ollare è il più morbido e gradevole in assoluto). Per diffonderlo meglio, tra la fiammella del metano e la lastra di pietra è interposta una piastra metallica, e un termostato regola l’afflusso del gas in modo da mantenere nella casa la temperatura desiderata. Da notare come il gas metano circoli attorno alla casa in piccoli tubi “isolati” dentro una guaina di legno.”

 

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ALBA http://www.villeurop.it/2010/08/alba-2/ http://www.villeurop.it/2010/08/alba-2/#comments Wed, 25 Aug 2010 07:36:12 +0000 villeurop http://glo.celta.it/villeurop/?p=1148 L’articolo pubblicato sulla rivista di settore  “Case di campagna” (n°107 del 07/09/05) è una testimonianza significativa per chi si sta “avvicinando” al mondo della bioedilizia.

“Quando siamo entrati e abbiamo cominciato a viverci, la prima sensazione è stata straordinaria: c’era un benessere nuovo, diverso, si respirava un’altra aria. Le persone più sensibili che sono venute a trovarci lo percepivano subito. E le altre notavano subito di trovarsi in una casa molto asciutta, pur in un ambiente notoriamente umido…”. Questo riferisce la proprietaria della casa, situata in una posizione panoramica sulle colline delle Langhe. Sembrerebbe una villa dei primi del Novecento, magari con qualche rimaneggiamento più recente: è invece un edificio prefabbricato, realizzato, secondo i desideri della proprietaria, dalla Villeurop Case Prefabbricate di Cuneo. La bioarchitettura, a ulteriore dimostrazione delle potenzialità della prefabbricazione, è qui spinta su un terreno di grande delicatezza. Il capitolato è stato esaminato insieme con un naturopata, seguendo i consigli del quale il sistema di intercapedini per la ventilazione delle pareti è stato migliorato al punto che si può dire che la casa “respiri”.

 

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ALBA http://www.villeurop.it/2010/08/alba/ http://www.villeurop.it/2010/08/alba/#comments Wed, 25 Aug 2010 07:29:58 +0000 villeurop http://glo.celta.it/villeurop/?p=1143 L’articolo di “Casa energia” (n°2/2007) riporta l’intervistata fatta ad una Cliente in merito alla sua esperienza in una biocasa Villeurop.

SI STA DAVVERO COSÌ BENE IN UNA CASA PREFABBRICATA? A SENTIRE CHI CI VIVE, PARE PROPRIO DI SI. ECCO COSA CI HA RACCONTATO LA SIGNORA ETTA GIACOSA, CHE DA 5 ANNI ABITA CON IL MARITO IN UNA VILLA COSTRUITA DALLA VILLEUROP A VERDUNO, IN PROVINCIA DI CUNEO.

 

Cosa vi ha spinto a scegliere una casa prefabbricata in legno anziché una in muratura tradizionale? Sono sempre stata molto attenta a tutto quello che riguarda la salute e il benessere; leggo molto sull’argomento, mi tengo informata; qualche anno fa, a ua fiera di settore, sono entrata in una casa in legno che era stata montata all’interno di uno dei padiglioni, e ho provato una sensazione avvolgente, di piacere immediato. Quando io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci in campagna, abbiamo optato  per questa soluzione perché era in linea con il nostro desiderio di migliorare la qualità della nostra vita.

 

E’ soddisfatta della scelta? Moltissimo. Ogni volta che torno a casa, in particolare se mi sono assentata per qualche giorno, ritrovo quella stessa sensazione positiva, che invece non sento nelle casa di mattoni.

 

La casa è davvero a basso consumo? Il nostro primo obbiettivo era il comfort; il risparmio energetico non era tra le nostre priorità, ma siamo stati ben felici di scoprire che era notevole. La casa si scalda in fretta e mantiene a lungo il calore. All’anno la spesa si aggira intorno ai 2.000 euro per il combustibile: poco, se si considera che la casa ha una superficie di 350 mq e che noi amiamo il caldo. Mia sorella, che abita al mare, in centro Italia, e tiene il riscaldamento acceso un paio d’ore al giorno, spende più o meno la stessa cifra. Se anche spegnessimo l’impianto, o lo facessimo andare solo per qualche ora, casa nostra non si raffredderebbe mai come un’abitazione tradizionale.”

 

vedi l’articolo

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